martedì 23 dicembre 2014

Buongiorno a tutti,
la volta scorsa si parlava di come alleggerire la valigia per il viaggio, ma portarla da soli a volte risulta pur sempre faticoso.
Nonostante i trolley abbiano semplificato molto la vita ci sono sempre le scale, o i ripiani alti dei treni…situazioni dove tutto il peso dobbiamo alzarlo con le nostre braccia.




Perché non affidare un poco di questo peso ad altri? Perché non farsi aiutare? Chiedere aiuto nei momenti difficili non solo è positivo e liberatorio ma sicuramente risulta essere un passo avanti verso l’accettazione della presenza di un problema, di un disagio o semplicemente del bisogno di un nuovo punto di vista.
Il bisogno di portare orgogliosamente ogni fardello, avrete notato, spesso non porta ad ottimi risultati. Allontana da noi gli altri, ci conduce verso pericolosi baratri e in situazioni tanto difficili da farci disperare o divorare dall’ansia.

Da dove arriva questa testardaggine che ci spinge come lemming verso il baratro, assurdamente ciechi.
Ognuno può chiederlo a se stesso, e per ognuno la risposta sarà differente: per alcuni potrebbe essere la necessità di far tacere quella voce che ci urla che siamo degli inetti e che non riusciremo mai nella vita; per altri il bisogno di dimostrare a tutti i costi a qualche antico "personaggio" della propria vita che non siamo così incapaci come ci soleva ripetere; per altri ancora potrebbe essere il desiderio, consapevole o meno, di emulare quella tal persona che ci ha insegnato che solo i deboli chiedono aiuto…

Peccato che ci voglia davvero un grande coraggio a mostrarsi umili, ad accettare la nostra natura umana così fragile, fallace e delicata. Ci vuole coraggio a decidere di affrontare il mondo da semplici esseri umani e non da super eroi capaci di tutto.

Ma proprio in questa umanità si riscopriranno gli odori e i sapori di una vita vissuta sul ritmo della propria musica, quella scritta da passioni e desideri tutti personali, unici e irripetibili.

Buon viaggio e buon ascolto a tutti

venerdì 31 ottobre 2014


Buongiorno a tutti,
ed eccoci ancora qui a preparare una valigia per il nostro viaggio, quello che conduce attraverso la vita.
Fino ad ora abbiamo già messo in valigia un po' di cose, ma per poterne mettere altre bisogna anche fare un poco di spazio.
Quindi oggi vorrei parlare di quello che forse sarebbe meglio riuscissimo a lasciare dietro di noi, perchè il peso della valigia conta!
Forse potremmo iniziare a pensare di tirar fuori dalla valigia quei pensieri, quelle persone, che ci circondano o che ormai solo ci abitano dentro, ma che continuano a essere ombre opprimenti e deprimenti.






Pensate a coloro per cui qualunque cosa fate non va mai bene, non è mai fatta nel momento o nel modo giusto (il loro modo!); quelle persone per cui non è mai abbastanza; persone per cui è sempre colpa vostra che non fate, non dite, o dite troppo ma diversamente da come pensano loro; persone per cui non siete come vorrebbero loro; persone che parlano al posto vostro e alle quali permettete di pensare al posto vostro! insomma ci siamo capiti ...



Qui c'è bisogno di spazio!
Alcune di queste voci/persone possono sicuramente essere lasciate indietro, altre invece non sarà possibile. In questo caso resta solo da dividere i propri pensieri da quelli che non ci appartengono ma che ci abitano per intrusione molesta. Distinguere il nostro dall'altrui per chiedersi ogni tanto: ma io la penso davvero così? sono io che sto parlando?
E poi perdonare loro e noi stessi, accettando che non si può far niente per la loro vita poiché il cambiamento, ognuno, può operarlo escusivamente per se stesso.

Un saluto e alla prossima